Di questa sola immensità degli occhi
non ho potuto dire: mi portava
come un’acqua grande quando cade.
Di questa me stesso che fuori accade,
molto lontano dai nervi
e dalle dita, non ho saputo parlare.

Gian Mario Villalta (Visinale, 1959), Vanità della mente (Mondadori, 2011)

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